Non passa un giorno che non si parla di crisi economica.
Sui giornali, in televisione, alla radio, in ufficio, con gli amici o con la famiglia, ovunque si parla di crisi e di problemi economici.
La situazione finanziaria del nostro paese sembra non poter trovare pace e si prega il Governo di Mario Monti per ottenere il miracolo.
Ma tu credi nei miracoli?
Pensi che sia il Governo a poterne fare?
E' innegabile che si stia attraversando un periodo molto difficile: per l'Italia, per l'Europa, per il mondo.
Quello che però non è così scontanto è come tutto questo sia stato frutto di anni ed anni d'interessi, di persone potenti che inseguendo la loro ingorda ricerca di profitto e di denaro hanno trascurato tutto e tutti lasciando andare in malora il mondo intero.
Non voglio fare la parte del disfattista ma questo è quello che è successo e non credo che un "dissesto economico" di tale portata possa essere risolto con la bacchetta magica: neanche da una squadra di governo come quella appena creatasi (Monti, Passera, ecc.), che gode di grande fiducia e sostegno anche dai paesi membri dell'Unione Europea.
Penso che un Governo responsabile ed una buona politica siano gli elementi di base per una ricostruzione della nostra cara Italia ma non possiamo contare solo e sempre sugli altri.
Sono convinto che il primo passo per migliorare le nostre condizioni di vita (in senso generale) sia quello di partire dal miglioramento di noi stessi.
Mi spiego meglio...
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domenica 20 novembre 2011
domenica 6 novembre 2011
Linkedin Marketing: per creare e cambiare lavoro o per costruire il tuo Brand
Il mondo del lavoro è in una fase di profonda trasformazione. I social network, Linkedin primo fra tutti, fungono oggi da strumenti facilitatori per cambiare la propria professione, creare un'attività imprenditoriale o costruire il proprio Brand.
Partiamo però per gradi e vediamo di capire questa trasformazione.
Una volta era tutto molto stabile, si finiva con la scuola superiore, nella migliore delle ipotesi si andava all'università e al termine del percorso scolastico, ci s'inseriva nel mondo del lavoro.
I percorsi potevano essere differenti: concorso pubblico, selezione in un'azienda privata, stage, praticantato, eccetera.
Una volta definito il proprio percorso, era sufficiente metterci determinazione, impegno e costanza per avere nel giro di qualche tempo il proprio contratto a tempo indeterminato (meglio conosciuto col termine posto fisso).
Nel corso degli anni tutto questo processo ha cominciato a subire diversi cambiamenti con l'introduzione di contratti di collaborazione a tempo determinato, contratti a progetto, eccetera.
Quello che prima era una prassi consolidata e garantista è divenuta in breve tempo una processo complesso, flessibile ed incerto.
Partiamo però per gradi e vediamo di capire questa trasformazione.
Una volta era tutto molto stabile, si finiva con la scuola superiore, nella migliore delle ipotesi si andava all'università e al termine del percorso scolastico, ci s'inseriva nel mondo del lavoro.
I percorsi potevano essere differenti: concorso pubblico, selezione in un'azienda privata, stage, praticantato, eccetera.
Una volta definito il proprio percorso, era sufficiente metterci determinazione, impegno e costanza per avere nel giro di qualche tempo il proprio contratto a tempo indeterminato (meglio conosciuto col termine posto fisso).
Nel corso degli anni tutto questo processo ha cominciato a subire diversi cambiamenti con l'introduzione di contratti di collaborazione a tempo determinato, contratti a progetto, eccetera.
Quello che prima era una prassi consolidata e garantista è divenuta in breve tempo una processo complesso, flessibile ed incerto.
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